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Diamanti ai clienti della Banca: non è investimento

Diamanti ai clienti della Banca: non è investimento

il Tribunale di Taranto, D.ssa A. Lenti, condanna la Banca e la società venditrice del diamante a restituire il prezzo pagato dal cliente.


Taranto, 12 novembre 2021 – IL CASO – Un consumatore della provincia di Taranto nel 2017 era stato indotto dalla Banca ad acquistare un diamante per circa 11 mila euro come forma di investimento alternativo.  In seguito il risparmiatore si è reso conto che il diamante acquistato aveva un valore commerciale inferiore a quello di acquisto e non vi sarebbe stato alcun incremento di valore tale da considerare l’acquisto come investimento. Inoltre, si era reso conto che le pietre sono difficilmente vendibili sul mercato.


L’INTERVENTO DI CONFCONSUMATORI  – Il risparmiatore pertanto si è rivolto a Confconsumatori, sede di Taranto, per chiedere la restituzione dell’importo investito ricevendo tuttavia risposte negative sia da parte della società di vendita del diamante sia da parte dell’istituto di credito. Pertanto nel 2019 il contenzioso avviato tramite l’Avv. Nestore Thiery, è approdato dinanzi al Tribunale di Taranto, ove il Giudice designato, dopo aver disposto la mediazione conclusasi senza un accordo tra le parti, pronunciava sentenza di nullità dell’acquisto con condanna della Banca quale intermediario e della società venditrice, in solido fra loro, alla restituzione del prezzo versato per l’acquisto del diamante. 


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ConfConsumatori Taranto
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